Integrazione Sportiva Venicemarathon
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Per correre una maratona serve tanta energia, e come ogni runner sa perfettamente, l’energia deriva dai carboidrati. Il nostro corpo dispone di riserve endogene di glicogeno che però coprono circa 90 minuti di attività, l’energia che necessitiamo in più richiede una supplementazione di carboidrati da assumere durante la performance.

Il dispendio energetico varia in base al grado di allenamento, alla velocità dell'atleta e a seconda delle caratteristiche fisiologiche individuali. Pertanto proponiamo 3 diversi piani d’integrazione, in base ai tempi di percorrenza della 42km.

Integrazione Maratona

  • Tempo stimato 3h/3h30’
  • 15’ Prima di iniziare Pre Start Shot: uno shot con carboidrati, arginina e ornitina per migliorare la circolazione sanguigna dei muscolie quindi garantire un adeguato apporto di nutrienti e ossigeno.
  • 12-13km - 1 gel Carbo Sprint Ultra Race: 29g di Carboidrati (maltodestrine e ciclodestrine), sotto forma di gel fluido in soluzione isotonica. Può essere assunto senza necessità di acqua.
  • 21-22km - 1 Gel Carbo Sprint BCAA: Gel a base di carboidrati a lento rilascio e aminoacidi ramificati. È da assumere con un paio di sorsi d’acqua.
  • 32 km – 1 Gel Carbo Sprint Volata: Gel con carboidrati a veloce assorbimento e caffeina a dosaggio elevato, deve essere assunto con un paio di sorsi d’acqua.

 

  • Tempo stimato 4h (più o meno 30’)
  • 15’ Prima di iniziare Pre Start Shot: uno shot con carboidrati, arginina e ornitina per migliorare la circolazione sanguigna dei muscolie quindi garantire un adeguato apporto di nutrienti e ossigeno.
  • 10 km - 1 gel Carbo Sprint Ultra Race: 29g di Carboidrati (maltodestrine e ciclodestrine), sotto forma di gel fluido in soluzione isotonica. Può essere assunto senza necessità di acqua.
  • 17 km - ½ Nuts Bar o Fruit Bar: Barretta Energetica
  • 24 km - 1 Gel Carbo Sprint BCAA: Gel a base di carboidrati a lento rilascio e aminoacidi ramificati. È da assumere con un paio di sorsi d’acqua.
  • 30 km – ½ Nuts Bar o Fruit Bar: Barretta Energetica
  • 35-36 km – 1 Gel Carbo Sprint Volata: Gel con carboidrati a veloce assorbimento e caffeina a dosaggio elevato, deve essere assunto con un paio di sorsi d’acqua.

 

 

  • Tempo stimato 5h (più o meno 30’)
  • 15’ Prima di iniziare Pre Start Shot: uno shot con carboidrati, arginina e ornitina per migliorare la circolazione sanguigna dei muscolie quindi garantire un adeguato apporto di nutrienti e ossigeno.
  • 10 km - 1 gel Carbo Sprint Ultra Race: 29g di Carboidrati (maltodestrine e ciclodestrine), sotto forma di gel fluido in soluzione isotonica. Può essere assunto senza necessità di acqua.
  • 15 km - ½ Nuts Bar o Fruit Bar: Barretta Energetica
  • 20 km - 1 Gel Carbo Sprint BCAA: Gel a base di carboidrati a lento rilascio e aminoacidi ramificati. È da assumere con un paio di sorsi d’acqua.
  • 28 km – ½ Nuts Bar o Fruit Bar: Barretta Energetica
  • 34 km 1 cpr Carbo Sprint NRG: Carboidrati, con Magnesio e Potassio, e caffeina, ad assorbimento sub-linguale.
  • 38-39 km – 1 Gel Carbo Sprint Volata: Gel con carboidrati a veloce assorbimento e caffeina a dosaggio elevato, deve essere assunto con un paio di sorsi d’acqua.

 

Oltre all’integrazione di Carboidrati è fondamentale idratarsi sia nei giorni pre-gara che ai ristori.

E’ importante curare anche la fase di recupero con carboidrati veloci, quindi la frutta del ristoro, sali minerali e aggiungere le proteine, che contengono tutti gli aminoacidi, sostanze essenziali per aiutare il muscolo nella ricostruzione e nella ripresa della sua funzione plastica. Una soluzione completa per lo sportivo è l’ I’m Pro Post Workout di ProAction.

Dott. Andrea Zonza

Biologo - Nutrizionista

R&D ProAction

Quali integratori scegliere nella mezza maratona? E nella 10 km?
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La prima edizione di Venice Half Marathon è alle porte! Quest’anno sarà un test event a numero chiuso per soli 2000 runners: come tutte le prime volte dunque, la gara assumerà un prestigio particolare, proprio perché la prima, la più ambita, e attesa. Sarà dunque fondamentale, per i 2000 atleti al via, arrivare al meglio di questo appuntamento anche dal punto di vista integrativo.

Proponiamo quindi un facile schema che vi invitiamo a testare in allenamento in questi giorni; ricordatevi di non fare mai “esperimenti” il giorno della gara ma di avere un piano ben preciso e rodato anche dal punto di vista alimentare.

Ecco lo schema proposto per la 21k :

Nei giorni precedenti idratarsi bene, anche utilizzando Mineral Plus.

  • 15-20 min prima Pre Start Shot: a base di arginina, ornitina, ginseng e guaranà che stimolano la vasodilatazione e garantiscono un efficace effetto tonico prima della performance sportiva.
  • Tra il Km 9 e il Km 10 Carbo Sprint Ultra Race: Gel Isotonico formulato con una speciale miscela di carboidrati MA3X a diversi tempi di assorbimento, facilmente digeribile e dal gusto piacevole. Essendo Isotonico può essere assunto senza acqua, anche lontano dai ristori.
  • Negli ultimi km Carbo Sprint Volata (per chi ha una frequenza cardiaca che sta scendendo, in questo caso la presenza della caffeina potrebbe aiutare): con destrosio, fruttosio e maltodestrine offre un velocissimo assorbimento con un apporto energetico immediato. Questo prodotto è arricchito anche con carnitina e caffeina per dare uno spiccato effetto tonico-stimolante e fornire allo sportivo il giusto sprint per le ultime fasi della prestazione.

 

In alternativa al Carbo Sprint Volata si può inserire il Carbo Sprint BCAA.

Si consiglia di curare la fase di recupero o con aminoacidi essenziali (Amino Essential) o con I’m Pro Post Workout.

 

E per la 10 km?

Data la distanza, la 10 km non richiede particolari strategie integrative, però si consiglia di curare bene l’idratazione prima della gara ed eventualmente inserire un Pre Start Shot 15 minuti prima per avere un effetto tonico ed energizzante.

Dott. Andrea Zonza

Recupero Fisico e Proteine
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Quando sentiamo parlare di proteine spesso siamo portati a pensare a una sostanza presente nel cibo che mangiamo. Tuttavia, le proteine sono molto più interessanti di quello che si può immaginare. Bisognerebbe considerarle “piccoli macchinari con grandi strutture” in grado di eseguire funzioni quotidiane uniche. In realtà i nostri muscoli contengono centinaia di proteine che svolgono una serie di funzioni essenziali per la nostra vita quotidiana e, ovviamente, per le prestazioni fisiche. Ad esempio, le proteine “contrattili” fanno in modo che i nostri muscoli producano forza; quelle “strutturali” forniscono struttura ai nostri muscoli e quelle “enzimatiche” contribuiscono a fornire le molecole in grado di scindere i carboidrati e i grassi per produrre energia, che è utilizzata dalle proteine strutturali per produrre movimento. Tutte le proteine muscolari lavorano assieme tra loro per raggiungere l’obiettivo desiderato, ad esempio muoversi il più velocemente possibile.
 
L’apporto di proteine è molto importante per gli atleti di endurance. In questo caso la fatica causata dell’allenamento di resistenza crea un segnale metabolico che fa in modo che i nostri muscoli creino nuove proteine che servono per il metabolismo aerobico, ad esempio gli enzimi mitocondriali. L’allenamento causa anche il logoramento della maggior parte delle proteine presenti nella massa muscolare, fenomeno conosciuto come denaturazione delle proteine, un processo che, ovviamente, può avere effetti negativi sull’adattamento all’allenamento. Nel caso ci sia un adeguato apporto di proteine, gli effetti combinati dell’allenamento e dell’assunzione di proteine promuove la formazione di nuove proteine, processo conosciuto come sintesi proteica, in modo da poter sopportare meglio lo sforzo fisico della successiva sessione d’allenamento. Questi cambi ripetuti nel processo della sintesi proteica come reazione a ogni sessione d’allenamento sono le basi su cui si fonda l’adattamento e il ricondizionamento muscolare per gli allenamenti. Perché possa avvenire l’adattamento ottimale all’allenamento è essenziale che le proteine siano assunte vicino a una sessione d’allenamento e che alimenti dall’alto valore proteico o integratori contengano gli aminoacidi principali che sono utilizzati per fare in modo che i nostri muscoli ottengano nuove proteine.
 
Per pensare concretamente al recupero fisico dopo un allenamento o gara endurance è necessario partire da un aspetto fondamentale: siamo fatti di proteine e buona parte del nostro organismo funziona grazie a diverse forme di proteine “specializzate (enzimi, recettori ecc). Partendo da questa consapevolezza, ancor prima di pensare al recupero di energia diventa fondamentale provvedere a tutto quello che serve per il recupero di una piena capacità funzionale dell’organismo, obiettivo raggiungibile mediante la fornitura di una quota proteica che contenga tutti gli aminoacidi essenziali (cioè quelli non producibili dall’organismo a partire da altre sostanze).
 
E’ importante specificare che una proteina di qualità come le proteine del siero del latte, oltre a contenere tutti gli aminoacidi essenziali e una buona quota di aminoacidi ramificati, contiene anche dei piccoli peptidi (piccole catene di aminoacidi) bioattivi in grado di esercitare effetti positivi su questo processo. Durante la fase di recupero, dopo la fine dello sforzo, il nostro organismo ricostruisce i tessuti danneggiati, aumentando la sintesi proteica; questa fase si chiama “processo anabolico“.
Affinché questo possa avvenire, occorre fornire un’adeguata quantità di proteine, già nella prima ora dopo la fine dello sforzo. La quantità di proteine necessarie è di 1,2-1,4 grammi al giorno per kg di peso corporeo, ovvero circa il 50% in più del fabbisogno base (ad es. per una persona di 75 kg equivale a 90-105 g).
 
Quindi cosa fare?
Se arriviamo ad attivare il catabolismo proteico, stiamo distruggendo i tessuti muscolari tanto faticosamente costruiti e allenati. Cerchiamo di evitare, o al limite allontanare, questa eventualità, alimentandoci correttamente, sia prima (facendo “scorta” di glicogeno”) sia durante lo sforzo, in modo da evitare di scendere sotto la soglia dei 3/4 di scorte.
 
Nel caso di uno sforzo prolungato durante il quale non abbiamo potuto integrare gli zuccheri necessari, aiutiamo il nostro organismo a ripristinare al meglio i tessuti danneggiati assumendo in tempi brevi una dose supplementare di proteine.
 
Dott. Andrea Zonza
Biologo Nutrizionista
R&D ProAction
Allenamento serale: come alimentarsi?
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L’allenamento serale è il momento più comune per chi si allena “solo” una volta al giorno e non può permettersi il doppio giornaliero. Come sempre è necessario presentarsi all’inizio dell’allenamento con i “serbatoi” pieni di energia ma senza processi digestivi in corso.
 
 
Tardo pomeriggio
L’alimentazione corretta dipende dall’ora del training. Se l’inizio è subito dopo il lavoro (tra le 18 e le 19) non servono particolari attenzioni. Un pranzo equilibrato e completo a base di frutta, carboidrati complessi (pasta, riso, farro ecc, preferibilmente integrali e biologici) e proteine ci permetterà di arrivare all’inizio dell’allenamento con le energie necessarie. Per sostenere un allenamento più lungo o intenso possiamo prendere, prima di iniziare, un prodotto energetico a basso IG quali posso essere delle barrette ( Nuts o E-nergetika) o dei gel (Ultrarace gel). L’idratazione è fondamentale sia durante l’allenamento sia nelle ore precedenti quando è prevista una sessione di running (durante la quale è più difficile bere rispetto a bici o nuoto). Dopo l’allenamento ripristiniamo subito i liquidi e le energie spese con uno snack. La soluzione migliore è quella a base di frutta (Fruit bar) perché fornisce molta acqua, un po’ di zuccheri ma soprattutto vitamine e sali minerali, nutrienti “non energetici” importanti per l’equilibrio biologico del nostro organismo. Lo spuntino post training è utile perché attenua la fame incontenibile che ci assale all’ora di cena e che ci porta a mangiare troppo. Per l’integrazione consiglio I’m Pro post, per un recupero immediato e ottimale.
 
 
Il pasto di recupero
Programmiamo un pasto a base di un frutto, di carboidrati complessi (preferibilmente in bianco) accompagnati da una fonte proteica di facile digeribilità (bresaola, prosciutto cotto, pesce bollito ecc.). Da evitare fritti, soffritti, alimenti grassi e pasti calorici che richiederebbero tempi digestivi troppo lunghi. L’ideale per regolarsi nelle quantità senza stressarsi con pesi e misure è mettere tutto in un unico piatto. Mezzo piatto di carboidrati e mezzo di proteine sarà un pasto completo ma leggero, in grado di fornire le energie che ci servono per recuperare senza appesantirci. Le calorie di un piatto così organizzato sono sicuramente inferiori a quelle che si andranno a consumare durante l’attività e, quindi, non devono spaventare chi, per paura di ingrassare, demonizza i carboidrati nelle ore serali.
 
Dott. Andrea Zonza
Biologo Nutrizionista
PASTO MATTUTINO E DIGIUNO?
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È il dubbio numero uno: come faccio a correre o ad allenarmi se prima non mangio? Da dove prendo le energie necessarie allo sforzo?  Questo è un discorso abbastanza complesso e molto soggettivo che a parer mio andrebbe analizzato su ogni singolo atleta. Andiamo però a vedere “pro” e “contro” dell’attività a digiuno e dell’attività svolta con un buon carico di “carburante mattutino”.

 

Attività a digiuno

Personalmente io preferisco fare le mie sessioni di allenamento a digiuno differenziando gli allenamenti.

Quindi nel caso abbia da seguire le mie tabelle di corsa, prediligo il digiuno mattutino, mentre nei giorni in cui devo fare allenamenti di forza e potenza quale il “Crossfit”, opto per una ricca colazione.

In realtà il nostro organismo ha sempre a disposizione una buona scorta di glicogeno, sia nei muscoli sia nel fegato. Queste riserve, che di solito vanno dai 700 grammi a un chilo e 300 grammi, sono più che sufficienti a supportare un esercizio fisico che può durare dai 60 ai 90 minuti. E la corsa non fa’ alcuna eccezione. Fisiologia a parte, la natura stessa ci insegna che fare allenamento a digiuno può essere in alcuni casi una  cosa buona e giusta dal punto di vista metabolico. Basta pensare al mondo animale: i leoni, per esempio, che proprio nel momento in cui avvertono lo stimolo della fame si danno alla caccia.  Al ritorno dall’ allenamento però la colazione è d’obbligo, calcolando il tempo necessario per un rifornimento completo, piuttosto che bere un caffè al volo e scappare in ufficio. Al mattino abbiamo le migliori condizioni per concedersi un buon pasto, perché lo stomaco è ricco di succhi gastrici che facilitano la digestione di qualsiasi cibo. Mai limitarsi ai carboidrati, dunque. L’ideale è mettere in tavola anche alimenti come prosciutto, bresaola oppure uova, che garantiscono un adeguato apporto di proteine e sostengono l’organismo per tutta la mattina. Una regola che vale sempre, anche quando non si fa allenamento.

 

Importanza del pasto “pre-run” e del pasto “pre-allenamento”

 

Molti giovani atleti fanno l’errore di saltare la colazione PRE-allenamento. Quello che non capiscono è che questo “primo cibo” ingerito imposta il ciclo alimentare della giornata. Ci sono tre ragioni principali per cui è bene mangiare PRIMA dell’allenamento mattutino:

  • Previene sintomi di carenza di zucchero nel sangue causa di affaticamento, visione appannata e giramenti di testa.
  • Stabilizza lo stomaco, assorbendo i succhi gastrici, conseguenza di uno stomaco vuoto, e riduce la fame.
  • È carburante per muscoli e cervello.

 

Un altro beneficio è che facilita la gestione dell’appetito durante il giorno. Il Front-loading (mangiare nella primissima parte della giornata) aiuta chiunque, non solo gli atleti, a gestire la fame e ad evitare il “back loading” (mangiare grandi quantità di cibo nella parte seguente della giornata). Che cosa mangiare dipende dal singolo atleta, alcuni “runner” tollerano meglio una colazione liquida mentre altri si trovano meglio con cibi solidi. L’obiettivo comunque è di mettere in pancia qualcosa di nutriente.

Quando l’atleta sceglie cosa mangiare, dovrebbe preferire cibi caratterizzati da carboidrati a medio-basso IG (indice glicemico), moderati in apporto proteico e poveri di grassi. Evitare dunque cibi scarsi in nutrienti come caramelle o bibite zuccherate. Cercare di mangiare da 30 a 60 minuti prima di uscire in strada per la corsa. Per chi non fosse sicuro su cosa mangiare, consiglio di sperimentare sia cibi solidi che liquidi.

 

Se mangiare uno snack pre-allenamento mattutino non funziona, il “runner” può sempre provare a mangiare a sufficienza il giorno prima pianificando uno spuntino nutriente prima di andare a letto, così che al mattino avrà a disposizione un po’ di energia per l’allenamento. La regola però più importante da seguire per quel che riguarda l’alimentazione pre-attività è questa: scegliere cibi che siano adatti alle proprie caratteristiche! Siano essi liquidi o solidi. Questo dipende dalle preferenze e dalle tolleranze.

 

Integrazione:

 

Per il pre allenamento una buona opzione per gli sport ad alta intensità è sfruttare la miscela del I’m Pro Pre Workout, contenente tutti gli elementi utili per il Pre! Per un during, in caso di necessità, ampia scelta tra i vari Carbosprint gel di ProAction, come Ultrarace che non necessita l’assunzione di acqua.

Infine nel post largo agli amino essential, l’ I’m Pro Post e sali per la fase di idratazione!

 

Buon Allenamento!

 

Dott. Andrea Zonza

Consigli per riprendere post vacanze
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La fine delle vacanze estive è sinonimo di ritorno alla normalità, anche a tavola, per disinfiammarsi dagli eccessi e dai pasti sregolati a base di gelati, aperitivi e cene consumate a tarda ora, e per preparare il corpo alla stagione autunnale.

 

DETOX POST VACANZE 

 

Colazione. La routine alimentare si basa sull'assunzione di superfood. I topping con cui personalizzarle sono tutti ricchi di fibre, proteine e grassi buoni che saziano fino all'ora di pranzo. Si consiglia un cucchiaino di spirulina, combinato a cocco tostato e zenzero. In alternativa, sono una bomba di benessere i semi di canapa insieme ai chicchi di melograno oppure mirtilli e noci.

 

Pranzo. Per rendere più «interessante» un'insalata, il segreto è variare il metodo di cottura delle verdure, da crude a crunchy, tagliate a strisce molto sottili, oppure marinate o cotte al forno. Gli ingredienti che non devono mai mancare sono: i carciofi, il cavolfiore arrosto, le carote, l'avocado, il radicchio, il cavolo, la rucola, i peperoni arrostiti, le lenticchie, i fagioli neri, i ceci e le olive.

 

Cena. Il pasto è a base di cibi vegetali come funghi, tortillas senza grano, farina di ceci, spaghetti integrali di riso e tempeh.

 

I  NUTRIENTI FONDAMENTALI

 

Non esistono degli schemi esatti da attuare nella nostra alimentazione, quello che però bisogna fare è seguire degli accorgimenti specifici per le nostre scelte. Ecco alcuni punti da tenere ben presente nelle nostre scelte alimentari.

 

  • Flavonoidi: sono gli alleati delle capacità cognitive e della memoria. Per assumerli, sono consentiti uno o due quadratini di cioccolato fondente al 70%.
  • Le fibre alimentari: le vacanze portano ad essere un po’ irregolari nei pasti e spesso l’alimentazione risulta scarsa in verdura e frutta, quindi in fibre alimentari, con conseguenti difficoltà anche a livello digestivo. Le prugne sono un alimento ricco di fibre, con un apporto di circa 7g/100g, ossia quasi un quarto della quantità quotidiana raccomandata. Tre prugne disidratate al giorno rappresentano inoltre una delle cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura raccomandate.
  • Xantina: è presente nel caffè, utile per stimolare la soglia dell'attenzione e della concentrazione. Vitamina E: la vitamina E (o Tocoferolo), una sostanza antiossidante che protegge i neuroni e contrasta lo stress ossidativo, causa dell’invecchiamento delle cellule cerebrali. L’olio extra vergine di oliva, condimento principe della Dieta Mediterranea, che non dovrebbe mancare nell’alimentazione è un’ottima fonte di questa vitamina.
  • Omega 3: modulano la funzione del nostro sistema immunitario e riducono le infiammazioni. Servono per favorire le nostre difese e la nostra energia, si trovano nel pesce azzurro, che contiene anche calcio e vitamina D, nei semi oleosi e frutta a guscio ricchi anche di vitamina E, dall'azione antiossidante.

 

  • Sì alle proteine: Oltre a stimolare l’ipertrofia muscolare, una dieta ricca di proteine (23%) aumenta la combustione del grasso, poiché aumenta la termogenesi. Inoltre le proteine riducono l’appetito e aumentano il senso di sazietà. Consigliate nel post workout dopo la corsa per migliorare il recupero e facilitare la sintesi proteica!

 

  • Carboidrati a digestione lenta: Scegliete carboidrati a digestione lenta come i cerali integrali (riso integrale, avena e pane integrale), che mantengono i livelli di insulina bassi ed impediscono che i picchi insulinici arrestino la combustione del grasso. Sostituite i carboidrati raffinati (pane bianco, pasta, pizza, patate) con i cibi integrali a digestione lenta. Per le sessioni di allenamento prediligere i gel quali Carbo Sprint Ultrarace con ciclomaltodestrine e Carbo Sprint BCAA!

 

  • Aggiungete più frutta: Alcuni frutti, come le mele, forniscono una buona dose di carboidrati a digestione lenta e contengono anche molti antiossidanti benefici. Ottime come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio. Un altro frutto, il pompelmo, può favorire i processi di dimagrimento. Secondo alcuni studi, il pompelmo abbasserebbe o contribuirebbe a mantenere bassi i livelli di insulina. Provate ad aggiungere mezzo pompelmo ad alcuni pasti della giornata, come colazione, pranzo o cena.

 

Negli spuntini sono indicate anche barrette quali le Fruit Bar, la Crono e l’Energetika!

 

RECUPERO E IDRATAZIONE

 

Non esagerate con gli allenamenti e mantenetevi su uno standard di 2-3 a settimana. L’eccessivo allenamento porta al sovrallenamento e al catabolismo. In questo modo non si perde più un grammo di grasso. Riposatevi almeno 7-8 ore per notte. Il riposo notturno garantisce il recupero e favorisce la produzione di ormoni che a loro volta favoriscono il dimagrimento e il mantenimento/accrescimento del tono muscolare.

 

Per tornare in forma bisogna evitare le diete “fai da te”, che possono essere drastiche e condurre a problemi di salute (carenze vitaminiche, nutrienti essenziali insufficienti, disidratazione). A tal proposito bisogna quindi tenere presenti alcuni ulteriori consigli.

 

E’ importante non saltare mai nessuno dei pasti principali. Applicare la regola del “mangiare poco e spesso”, contribuisce a mantenere attivo il metabolismo, favorendo la combustione calorica e quindi il consumo energetico, ed evitando di arrivare a pranzo e a cena molto affamati.

Come integrazione consigliamo I’m Pro Post Workout per la sua completezza, con L-leucina e i suoi metaboliti HMB e HICA, collegati all’organizzazione del complesso m-TOR. Contiene un insieme di carboidrati a lento assorbimento associati agli aminoacidi essenziali, che devono essere assunti con la dieta perché l’organismo non è in grado di sintetizzarli. La presenza di magnesio contribuisce alla normale sintesi proteica e assieme al potassio alla normale funzione muscolare. La vitamina B12 contribuisce alla riduzione della stanchezza e affaticamento.

 

Infine fondamentale è l’idratazione, se sono presenti anche i sali come quelli che troviamo nel Mineral Plus siamo ad un buon punto di questo processo! Bere in ogni modo molta acqua naturale che insieme a verdure e frutta contribuisce ad alcalinizzare il corpo. Durante il corso della giornata non bisogna arrivare ad avvertire la sete questo infatti indica che l’organismo è già in deficit idrico. Ai fini della perdita di peso, ricordate che per ogni litro di acqua ingerita, l’organismo brucia 30 calorie per adattarla alla temperatura corporea.

 

Dott. Andrea Zonza